Qual’è la causa della sindrome della bandelletta?
In questo parliamo della causa scatenante di questa sindrome partendo da un punto di vista anatomico
Causa della sindrome della bandelletta: articolazioni, tendini, muscoli o c'è dell'altro??
Il dolore da sindrome della bandelletta si manifesta con un dolore situato nella porzione laterale del ginocchio.
Questi sintomi diventano più intensi quando si ha il ginocchio piegato o in attività in cui si riscontrano numerose flesso-estensioni del ginocchio, ad esempio la corsa.
Se soffri di sindrome della bandelletta puoi stare (parzialmente) tranquillo, il dolore non proviene dall’articolazione del ginocchio, ma dalle strutture che la circondano.
Ci tengo a specificare questo poichè tanti podisti temono che questo dolore provenga dal menisco o che sia un segno di usura del ginocchio.
Fortunatamente non è così.
La causa della sindrome della bandelletta è.....il grasso
Ebbene si!
Il dolore proviene da un pannicolo adiposo (grasso) che si posiziona fra il femore e la bandelletta iliotibiale.
Vediamo di spiegarci meglio con delle immagini da risonanza magnetica che ho tentato di semplificare con artistici disegni

La porzione adiposa ha diverse funzioni: fa da cuscinetto fra femore e bandelletta e, secondo alcuni studi, sembra avere anche un ruolo propriocettivo.
Questa parte del corpo può portare a molto dolore perchè è molto innervato ed irrorato. In pratica gli arrivano molti nervi e vasi sanguigni.
Compressione o sfregamento?
Storicamente si è sempre pensato alla sindrome della bandelletta come una patologia “da sfregamento”.
L’idea era quella che ripetute flesso-estensioni del ginocchio facessero sfregare la bandelletta contro il femore provocandone l’irritazione.
Alcune ricerche scientifiche, invece, l’hanno identificata come sindrome da compressione.
Quando il ginocchio si flette la bandelletta si avvicina al femore e va a comprimere il pannicolo adiposo.

Come guarire dalla sindrome della bandelletta
Da come ho presentato la vicenda fino ad adesso, la questione guarigione si riduce ad una questione puramente meccanica: “meno comprimo, meglio sto”
Vero, ma allora bisogna smettere di correre?
Fortunatamente no!
Il nostro corpo è un organismo in grado di adattarsi agli stimoli.
Quindi, se si vuole tornare a correre (e quindi a comprimere quella zona), si dovrà iniziare un percorso di adattamento con l’obiettivo di far adattare alla compressione le strutture anatomiche coinvolte in questa sindrome.
Il leitmotiv presenti in questo percorso sarà costituito da due elementi: modulazione del carico di allenamento e potenziamento muscolare.
Per capire come impostare questo percorso vi consiglio di leggervi questi due articoli che ho scritto: